LA STORIA
COM CL’È NÉD É NOSTAR SÉMBOL:
Come è nato il nostro simbolo
Se qualcuno visita il vicino cimitero di Lugo, troverà, sulla tomba del Maestro Pratella, inciso nel marmo dallo scultore faentino Domenico Rambelli, il simbolo che, dalla fondazione, contraddistingue la nostra Associazione e la scritta “RICCO IN POVERTÀ”. L’opera xilografica è dell’artista lughese Ricci e fu commissionata dal Maestro, che ne fece il suo emblema di vita. Noi abbiamo adottato, e leggermente modificato il suo simbolo ed il suo pensiero poiché con il nostro canto ci sentiamo veramente “ricchi in povertà”!
AD CHI CA SÉM FIUL
Di chi siamo figli
Verso i primi decenni del XX secolo, il Maestro Cesare Martuzzi raccolse i primi coristi (solo uomini) ed ebbe il suo primo incontro (felice!) col poeta Aldo Spallicci che, autore di testi in dialetto romagnolo, ricchi di vena poetica, vennero musicati dal Maestro. Erano così nate le prime “Cante” che si imposero subito come alto livello di composizione. I coristi si arricchirono poi delle sezioni femminili e nacquero così i “Canterini Romagnoli”, correva l’anno 1926!
CHI CA SÉM
Chi siamo
La nascita del gruppo corale dei Canterini Romagnoli, una storia lunga quasi un secolo.
Nei locali del caffè Roma, proprio nella maggior piazza della nostra Ravenna, un gruppo di amatori del canto popolare si riuniva, nell’immediato dopoguerra, per parlare di musica e di politica. Tornarono in ballo i “Canterini” che il Dott. Carioli aveva costituiti nel 1929 a San Pietro in Vincoli ma che, con la guerra, avevano chiuso la loro attività. Questi vecchi amici del canto: Cesare Pezzi, Francesco Dall’Agata, Achille Ortolani, Eolo Pezzi, Renzo Bandoli e il prof. Angelo Bendandi assieme ad alcuni altri, invitarono a mezzo pubblici manifesti e visitando casa per casa, il dott. Carioli e gli amanti del canto corale, presso la locale “Casa del Popolo” dove si formò la “Società Canterini Romagnoli Città di Ravenna – Gruppo Corale Pratella Martuzzi”